Tu vedevi pioggia io vedevo solo fulmini racconta di occasioni sprecate e della difficoltà che si ha spesso nell’individuare la strada giusta da seguire. Ma parla anche della possibilità che ognuno di noi ha di attingere dai ricordi del passato per inseguire nuovi obiettivi. Un testo nato in quello spazio tra le cose che hai detto e le cose che hai fatto, tra una canzone sbagliata e una canzone finita.
Il viaggio dei RIVA è tutto nella memoria, nei ricordi, nella testa. Un flusso di pensieri che scivola su un pianoforte malinconico e su ritmiche urban rallentate, che aprono la porta più riflessiva e intima del trio napoletano.