“Il cielo più bello del mondo, ti scatto una foto con l’Iphone, dura ventiquattro ore come le storie. Ti sei addormentato sul divano con Drake nelle cuffie, ti ricordi cosa c’era scritto nelle tue mani? Le onde del mare che arrivano fino a Milano mentre cerco di tornare a galleggiare. Essere davvero se stessi per ingannare i propri sogni, ci ho provato lo giuro ma non riesco a capire cosa cazzo è successo? Mi sembra di affogare.” (Aftersalsa)
Matteo Davvero è un flusso di coscienza agli angoli di tempi inquieti, sospesi. Con questo brano la band milanese trova uno sfogo, un rifugio nel mare di notte, ma che galleggiando si gode anche la vista del buio.